Allevamento dei pappagalli

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Nell'allevamento dei pappagalli è diffusa l'abitudine di svezzare il pennuto a mano, imbeccandolo inizialmente con un una siringa senza ago e con un cucchiaino successivamente, almeno per le specie di pappagalli più grandi, come i cacatua ed i l'ara. Questa prassi muove dalla considerazione che in questo modo il pappagallo familiarizzi maggiormente con l'uomo. In virtù di tanto, non mancano casi in cui coloro che decidono di adottare un pappagallo lo prendono pulcino, provvedendo al necessario svezzamento.

La scelta è motivata dalla speranza/convinzione di instaurare un miglior rapporto con il volatile. In realtà, se in teoria la circostanza sembra condivisibile, non pochi sono le difficoltà dell'operazione, per carenza di esperienza, come non pochi sono i rischi di aver un risultato opposto a quello sperato, conseguenza degli errori praticati durante lo svezzamento (tipo di cibo, temperatura dello stesso, quantità da somministrare, frequenza con la quale, ecc).

Ma a parte gli eventuali errori, è stato possibile osservare che i pappagalli allevati a mano risultano più aggressivi di quelli allevati dai propri simili, ossia dai propri genitori. Inoltre, quelli allevati a mano finiscono per stabilire un rapporto morboso con le persone che li alimentano ed in compagnia delle quali trascorrono gran parte del tempo, mentre mostrano molta diffidenza nei confronti delle altre persone. Per cercare di limitare le conseguenze negative dell'allevamento a mano, i pennuti, per quanto possibile, devono poter contare sulla compagnia pressocchè costante dei propri simili. Con riferimento all'allevamento a mano, il sistema che maggiormente stressa i piccoli è l'utilizzo della sonda, metodo innaturale di alimentazione. In linea di massima i piccoli dopo circa 60 giorni dalla nascita diventano autonomi.

Sebbene spesso sono costretti a vivere singolarmente, al massimo in coppia, i pappagalli sono volatili che amano vivere in società. Per questo motivo, nelle aree particolarmente temperate vengono allevati in gruppi in voliere di dimensioni adeguate collocate anche all'esterno.

I pappagalli possono essere allevati sia all'esterno che all'interno. Come sempre ogni alternativa presenta vantaggi e svantaggi. Con riguardo agli allevamenti all'esterno, bisogna usare le necessarie precauzioni per salvaguardare i volatili da condizioni climatiche particolarmente ostili, tenendo lontano dalle voliere altri volatili o animali potenziali portatori di malattie. Con riguardo agli allevamenti all'interno, i  locali devono essere bene illuminati e arieggiati. In entrambi i casi vengono allevati in grosse gabbie o voliere, bene allestite con posatoi, giochi, abbeveratoi e mangiatoie.

I pappagalli si alimentano con un misto di semi, che il mercato offre in confezioni di varie dimensioni, ma che è bene integrare con frutta e verdura, come mele e carote.

Nei paesi, come gli Stati Uniti, dove è stata vietata la commercializzazione di pappagalli catturati in natura, gli allevamenti di pappagalli, anche a livello professionale, sono molto diffusi. In Europa, compreso l'Italia, in assenza di una Legge analoga, gli allevamenti di pappagalli sono molto meno numerosi.

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