Coltivare le orchidee

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

Coltivare le orchidee, al pari della maggior parte delle piante, significa imparare a conoscere le esigenze specifiche della tipologia di pianta. In linea di massima, come per tutte le piante, anche la salute delle orchidee dipende dalla corretta scelta del proprio habitat, dalla regolare innaffiatura e periodica concimazione.

Habitat e condizioni climatiche.

L’orchidea è una pianta che si presta ad essere coltivata anche in casa, oltre che nel giardino. Bisogna sistemarla in un angolo riparato dalle corrente d’aria, bene illuminato, senza però che i raggi del sole la possono investire direttamente.

Bisogna possibilmente creare un giusto equilibrio tra temperatura, luce e grado di umidità, anche se ci si rende conto che la casa non è una serra. In teoria il mercato offre lampade ed umidificatori che possono creare le condizioni richieste dal tipo di orchidea. Infatti, mentre tutte le specie richiedono umidità e luminosità, non tutte le specie richiedono la stessa temperatura. Alcune prediligono un clima caldo, altre piuttosto freddo, altre un clima temperato.

Il tipo di orchidea da coltivare va scelto in funzione dell’habitat che siamo in grado di offrire, in modo che sarà la pianta ad adattarsi all’ambiente e non viceversa.

 

Annaffiatura.

Per quando riguarda l’innaffiatura, l’orchidea è una pianta che non ama frequenti e abbondanti innaffiature. Forse per questa pianta, la regola generale che le piante si annaffiano quando il terreno risulta asciutto, sembra calzare a pennello. Alla siccità possono abituarsi (vedi le piante che vivono nel deserto), all’abbondanza d’acqua non si abituano, bensì marciscono.

Un’altra considerazione di portata generale sembra essere stata coniata per le orchidee: le piante muoiono più per eccesso di acqua che per mancanza, senza perdere di vista che l’orchidea è una pianta che più che l’acqua, predilige gli ambienti umidi.

Concimazione.

Per quando riguarda la concimazione, è sufficiente provvedervi ogni paio di mesi, diluendo il concime nella giusta quantità (da rilevare sulla relativa confezione) nell’acqua da usare per la innaffiatura.

Informazioni sulle pianta.

Informazioni Sugli Autori:

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.