Quanto vale la mia auto

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Per calcolare “quanto vale la mia auto”, bisogna tenere in considerazione molteplici fattori come ad esempio, l’anno di immatricolazione e la casa produttrice il modello, la cilindrata le condizioni effettive dell’auto, sono tutti parametri che messi insieme danno il valore di mercato dell’auto usata. Fare questo lavoro di valutazione è importante soprattutto se intendiamo vendere il nostro veicolo, poiché bisogna entrare nell’ottica che non si può stabilire una cifra approssimativa in funzione di quanto ci vogliamo guadagnare dalla vendita, o anche considerare il valore “affettivo” che talvolta lega i proprietari all’auto e che quindi considerano un valore aggiunto il fatto di doversene staccare. Puntiamo quindi sull’oggettività del rapporto tra la propria auto e il mercato dell’usato.

Di seguito vi elenchiamo quelli che si ritengono valori fondamentali per la valutazione della propria automobile, dal calcolo in relazione alle vetture nuove, alla manutenzione, alle varie tipologie di automobile.

Il calcolo matematico: se in primis ci vogliamo informare della valutazione dell’auto in base al periodo “di vita” della stessa dobbiamo calcolare che:

dopo 1 anno l’auto subisce una svalutazione del 25% rispetto al prezzo pagato;

dopo 2 anni la svalutazione sale al 40%

dopo 3 anni arriva al 50%

dal quarto anno in poi dovete aggiungere il 7,5% in meno per ogni anno di vita (più o meno fino a 10);

La vendibilità: dovete valutare quanto il modello in vostro possesso abbia avuto successo da nuova, infatti, se avete acquistato un’auto che anche da nuova non è stata molto venduta, la sua richiesta sarà bassa anche da usata, quindi al pari con altre della stessa tipologia potrebbe valere di meno.

Il rispetto ambientale: in molti centri urbani ormai il traffico è sottoposto a misure anti-inquinamento che penalizzano le vetture che non corrispondono all’attuale standard di qualità, ossia Euro 4. Questo è quindi un valore aggiunto, se l’auto rispetta l’ambiente ha un valore di mercato più alto rispetto a quella che non lo fa;

Le tasse: collegato al punto sopra che riguarda le normative ecologiche è il discorso sulla tassazione delle auto, infatti, quelle che inquinano di più sono associate ad una tassa di proprietà più elevata. Questa condizione può abbassare la valutazione di un’automobile in quanto il nuovo proprietario si troverà a pagare un bollo più alto.

La tipologia di veicolo: i possessori di partita IVA e le aziende spesso fanno passare le loro auto alla classe di “autocarro” in quanto possono acquistare delle auto nuove scaricando dalle tasse l’IVA, ottenendo così un buon risparmio. Ciò però è motivo di svalutazione dell’auto stessa di oltre il 20% rispetto alla stessa auto che resta nella normale categoria automobilistica.

L’alimentazione: le automobili a benzina sono in generale favorite sul mercato per la maggiore quantità di distributori a disposizione, quindi in generale valgono un po’ di più rispetto ad altri tipi di alimentazione. Ma è vero anche che il prezzo della benzina, in costante aumento, possa essere un vantaggio per le auto Diesel o GPL, quindi questo fattore potrebbe subire una controtendenza.

Modelli e tendenze: la moda fa da padrona anche nel mercato delle automobili, per cui è indubbio che i modelli di determinati marchi, e più pubblicizzati hanno maggiore successo di altri. Negli ultimi tempi si è potuto notare per esempio un notevole incremento di modelli familiari, le cosiddette monovolume che hanno praticamente surclassato le precedenti station wagon, e che quindi sono tipi di automobili che hanno una richiesta più elevata e di conseguenza mantengono un costo maggiore anche da usate. Lo stesso vale per le auto piccolissime, le più famose a due posti di cui la richiesta è altissima, soprattutto da usate, e soprattutto nelle grandi città dove il parcheggio e i furti sono tra i problemi maggiori.

Quanti chilometri ha: uno dei fattori più importanti da considerare nel valutare la vostra auto è la quantità di chilometri percorsi. Secondo le statistiche una vettura a benzina dovrebbe viaggiare per circa 15000 km all’anno mentre per esempio un’auto diesel quasi il doppio; una percorrenza sopra la media è certamente una causa di svalutazione del valore dell’auto.

Tagliandi e revisioni: perché la vostra auto sia ben valutata è importante anche che abbiate effettuato sempre i cosiddetti “tagliandi”, ossia i controlli stabiliti dalla casa produttrice al momento dell’acquisto. Oltre a questi anche la legge prevede le revisioni periodiche, che possono comportare delle spese necessarie al buon mantenimento della vettura, fattore importante perché la sua quotazione non venga decrementata.

Le condizioni: una buona valutazione dell’auto non può prescindere dalle condizioni stesse dell’auto, cioè della carrozzeria e della tappezzeria e le condizioni del motore come dell’elettronica, per cui è bene anche affidarsi ad un bravo meccanico che ne sappia stabilire le reali condizioni.

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