Potatura di un olivo

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La potatura dell’ulivo, dalle informazioni generali sulla specie agli obiettivi della potatura, dagli interventi di allevamento a quelli di produzione, da come eseguire i tagli a quando e come potare.

Informazioni sulla pianta d’ulivo

Pianta sempreverde di origine mediterranea, coltivata per la produzione delle olive da consumare come frutto, dopo opportuni trattamenti, e per la spremitura per la produzione dell’olio, anche se negli ultimi anni cresce l’interesse per questa pianta ai fini ornamentali, per le sue dimensioni contenute anche da adulta. Sempre più spesso la si nota nei giardini domestici, per il suo fascino di pianta vissuta, che sembra non temere niente e nessuno, pianta particolarmente longeva e resistente, destinata a vivere diverse centinaia di anni. In linea con le sue origini, predilige un clima mite, soffre particolarmente il forte freddo, con temperature di oltre una decina di gradi sotto lo zero. Fiorisce tra la seconda metà della primavera e l’inizio dell’estate e fruttifica sui rami di un anno. A secondo delle specie, lasciato libero di crescere può superare i 15 m di altezza o assumere forme cespugliose.

Obiettivo della potatura

Come per tutte le piante da frutto, anche per l’ulivo, la salute e la produzione, oltre che dall’irrigazione, dipende dalla potatura, da eseguire correttamente, nel periodo giusto, da parte di mani esperte, assecondando il portamento naturale della specie. Gli interventi di allevamento o formazione, che interessano i primi anni di vita della pianta, mirano a formarne lo scheletro, correggendo la crescita, tendenzialmente irregolare, mentre la potatura di produzione tende a stabilire un giusto equilibrio tra vegetazione e produzione. In assenza di interventi di potatura la produzione si sposta sempre più verso l’esterno della chioma, mentre il cuore della stessa subisce un degrado per mancanza di aria e luce. Possiamo riassumere dicendo che, con riguardo agli alberi da frutto, la potatura in generale persegue l’obiettivo di massimizzare la fruttificazione, accompagnare la pianta per un invecchiamento in salute, e nel caso dell’ulivo mitigare il fenomeno dell’alternanza.

Quando potare l’ulivo

Il periodo migliore per la più significativa potatura invernale è quello che precede la ripresa vegetativa, alla fine dell’inverno, quando risulta scongiurato il pericolo delle gelate, da fine febbraio a fine aprile-inizio maggio, in funzione della zona climatica. Soft interventi per eliminare rami secchi, spezzati, interessati da patologie, con andamento irregolare, polloni e succhioni, possono essere eseguiti in qualunque momento se ne ravvisi la necessità. Circa la frequenza, abitualmente si pota ogni anno, ma è possibile optare per una frequenza biennale, operando interventi più incisivi.

Come potare l’ulivo

Quanto e cosa potare:

Evoluzione della potatura dell’ulivo

In considerazione di manodopera sempre meno specializzata che si utilizza in agricoltura, è stato necessario semplificare, velocizzare e laddove possibile meccanizzare i vari adempimenti connessi alle varie colture. A questa evoluzione non si è sottratta la potatura, alla quale si è cercato di dare il giusto valore circa il suo vero contributo al risultato complessivo della coltura. Si è capito che la potatura non deve diventare un adempimento sistematico, regolare e uniforme nel tempo, uguale per tutte le piante. Per tarare correttamente gli interventi di potatura, bisogna tenere presente che il rapporto tra produzione e vegetazione varia da pianta a pianta e si modifica nel tempo. L’esuberanza vegetativa si affievolisce a favore della produzione man mano che la pianta da giovane diventa adulta e quindi vecchia.

Consigli e raccomandazioni:

optare per pochi attrezzi, ma di qualità, ben affilati, disinfettati e sterilizzati; durante l’operazione indossare guanti e scarpe antiscivolo.

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