Come memorizzare velocemente

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    Indice Articolo:

  1. Cosa è la memoria e come funziona
  2. Tipi di memoria
  3. Tecniche per memorizzare velocemente
  4. Come scegliere la giusta mnemotecnica

Memorizzare velocemente è un'aspirazione di molti ma una realizzazione di pochi. Non tutti, infatti, hanno lo stesso tipo di memoria: qualcuno è in grado di ricordare le immagini ma non i suoni, qualcun altro, invece, riesce a riportare alla mente più facilmente quello che ha percepito con l'udito. Il ricordo è generalmente collegato a un'emozione o a un processo logico: posso ricordare una frase quando si scatena nuovamente l'emozione che mi provocò o ricordarla perché ripercorro il medesimo ragionamento da cui è scaturita. In ogni caso memorizzare è un lavoro che come tutti gli altri si impara, vediamo come.

Cosa è e come funziona la memoria.

La memoria è una funzione del cervello che consente di archiviare e richiamare informazioni. La memoria recepisce le informazioni che arrivano al cervello attraverso i sensi, le immagazzina e al momento opportuno, dietro sollecitazione, le richiama. Per ricordare bisogna allenarsi ed esercitare tale funzione al pari delle altre, con costanza.

Tutto il cervello è interessato alla memorizzazione, i lobi parietali interpretano le informazioni sensoriali, collegano informazioni e accumulano ricordi che permettano di orientarsi nello spazio, i lobi occipitali elaborano le informazioni visive e consentono di avere una memoria visiva, i lobi temporali generano ricordi ed emozioni.

Alcune delle informazioni che arrivano al cervello vengono immagazzinate  in quella chiamata Memoria a breve termine dove vengono trattenute per poco tempo e subito cominciano a deteriorarsi, altre invece si depositano in quella che viene chiamata memoria a lungo termine dove rimangono stabilmente.

Ma chi decide quali informazioni rendere permanenti e quali invece temporanee? E’ l’ippocampo, una parte del cervello detta zona limbica che gestisce le emozioni e trasforma in ricordi a lungo quelli legati ad eventi più emotivamente significativi.

Le funzioni cerebrali variano non solo col passaggio dall’infanzia alla vecchiaia ma anche da soggetto a soggetto, in quanto dipendono dal patrimonio genetico dell’individuo, per cui vi sono persone che hanno una maggiore o minore memoria, alcune che sviluppano piĂą quella visiva altre quella matematica ecc.

Per tutti questi motivi, per memorizzare velocemente bisogna anzitutto analizzare la propria memoria per scoprire il proprio tipo di memoria, come è per noi più facile ricordare e l’eventuale tecnica da utilizzare per aiutare il processo naturale.

Tipi di memoria.

I recenti studi di neuropsicologia hanno individuato molte tipologie di memoria intrecciate tra di loro in quanto il nostro cervello gestisce le informazioni attraverso processi legati al patrimonio genetico e quindi molto diversi tra loro. Ogni individuo dispone di tutti i tipi di memoria ma ognuno ha una predisposizione per qualcuno in particolare.

La memoria a breve termine è quella che consente di ricordare per breve tempo parole, lettere, cifre senza che esse vengano immagazzinate nel personale archivio generale, perché legate ad un fatto temporaneo e privo di connotazioni emotive. La memoria a breve termine è una memoria di lavoro che collega l’informazione alla memoria a lungo termine.

La memoria a lungo termine consente di ricordare gli episodi del nostro vissuto e il patrimonio della conoscenza. Essa si può infatti suddividere in memoria episodica o autobiografica legata alla nostra emotività che permette di ricordare gli episodi salienti del proprio vissuto ed in memoria semantica che è quella che permette di ricordare quanto viene appreso e classificato in archivi fissi.

La memoria implicita è quella che automaticamente consente di richiamare i dati raccolti nel nostro archivio personale e che utilizza delle procedure standard che consentono di ricordarsi per tutta la vita dei comportamenti appresi, come guidare, come sciare o andare in bici.

La memoria esplicita è quella che si attiva con un atto volontario del soggetto come quello di imparare un testo o una poesia.

A queste si aggiungono le memorie delle sensazioni particolari quali:

Memoria iconica o per immagine legata ad impressioni di tipo visivo che si imprimono sulla retina e che vengono trasformate in memoria a breve termine o a lungo termine a seconda del grado di emotività cui sono legate. Un tipo di memoria visiva è quella fotografica che permette di conservare le impressioni visive anche dopo averle ricevute per breve tempo. La memoria uditiva è invece propria di chi riesce a ricordare suoni e timbri musicali.

Come fare a memorizzare velocemente:tecniche.

Solo dopo aver chiaro che tipo di memoria si possiede è possibile scegliere la tecnica giusta per allenarsi e memorizzare velocemente. Esistono infatti delle tecniche visive o fonetiche scientificamente provate che aiutano a memorizzare velocemente ed ognuna ha le sue peculiari caratteristiche. Riportiamo di seguito alcune delle più utilizzate ed efficaci:

Tecnica dei loci.

La tecnica dei loci o dei luoghi è una mnemotecnica antica, si dice venisse utilizzata dal grande oratore Cicerone per ricordare le sue note orazioni. La tecnica dei loci è una tecnica visiva che consiste nell’associare le parole chiave delle cose da ricordare, siano esse una lista, o un brano, ad immagini che a loro volta vanno poi associate a punti precisi di un luogo familiare che può essere una strada o una stanza.

Tre gli elementi importanti: 

Facciamo un esempio pratico molto semplificato, ricordare per esempio la lista della spesa: pane, latte, carne, frutta, detersivi, ecc…

Stabiliamo il luogo cui associare le immagini cui sono associate le parole chiave, ad esempio la nostra camera di cui si conosce l’esatta disposizione di ogni oggetto e di ogni angolo.

Associamo ogni parola ad un’immagine, il latte al divano bianco, il pane al grosso cuscino, la carne al fondo vivido del desktop, la frutta colorata alle matite del portapenne, i detersivi ai libri sistemati nella libreria ecc.

Immaginiamo adesso un percorso partendo dalla prima parola chiave e poi spostandoci da un angolo all’altro della stanza: divano-latte; cuscino-pane; carne-scrivania-desktop; detersivi-libreria-libri.

La tecnica è semplice e può essere utilizzata più volte utilizzando lo stesso percorso per varie immagini e risulta estremamente efficace, tanto che da essa deriva l’espressione”in primo luogo”, utilizzata spesso per aprire un discorso, che si riferisce alla prima tappa immaginaria del percorso mentale utilizzato come tecnica per memorizzare.

Tecnica fonetica.

La tecnica di conversione fonetica è una mnemotecnica ideata dallo studioso tedesco von Wennsshein ed è particolarmente utile per ricordare i numeri. Essa consiste nell’associare ad ogni numero un fonema, ovvero una consonante, così come viene pronunciata, non tenendo conto delle vocali.

Ogni cifra va trasformata in consonante ed un qualsiasi numero diventa una parola o una frase rendendo molto piĂą semplice la memorizzazione.

Tecnica dello schedario mentale.

La memoria funzione come un qualunque archivio. Pensate a una biblioteca: per ritrovare sempre e facilmente i libri sarà bene sistemarli con lo stesso criterio (autori, editori, argomento). Allo stesso modo, tale tecnica consente di fissare dei concetti da ricordare in schede immaginarie, una sorta di tag, per utilizzare un linguaggio informatico, dal quale sarà possibile ripescarli facilmente. Ad ogni tag o scheda andrà associata un’immagine di riferimento vivida e familiare che aiuta a richiamare le informazioni necessarie.

L'ordine è uno dei fondamenti di una buona memoria, per cui la tecnica dello schedario consente di archiviare in modo sistemato ed ordinato tutte le informazioni da tenere a mente.

Tecnica delle associazioni.

Le cose da ricordare sono legate tra di loro da una rete invisibile: siamo noi a crearla e se riusciamo a capire come ricorderemo tutto molto più facilmente. Tale tecnica consiste nell’associare le cose in base a criteri diversissimi che consentono di ricordare più facilmente.

Per ricordare qualcosa di nuovo bisogna associarlo a qualcosa di vecchio: se ad esempio Alfredo mi presenta Alessandro per ricordarmi di lui dovrò sempre tornare al primo amico.

Per ricordare un elenco è possibile ricorrere alle associazioni a catena, in cui ogni informazione viene legata a quella precedente o a quella successiva senza necessariamente un ordine ma con un ordine proprio legato alla fantasia o a particolari emozioni vissute.

L’Acrostico.

Una delle tecniche di memorizzazione utilizzate dai bambini fin dalle scuole elementari è l’acrostico, che consiste nel creare, con le iniziali di una lista o di un elenco, una frase semplice da ricordare. Tale tecnica è però utile solo in casi determinati, ovvero quando i dati da ricordare si prestano a creare una frase compiuta e facile da tenere a mente.

L’esempio tipico è quello dell’ordine dei semi delle carte Come, quando fuori, piove, che deriva da Cuori, Quadri, Fiori, Picche.

Tipi di memoria e la scelta della tecnica piĂą adatta.

Da quanto detto è chiaro che ognuno ha un tipo di memoria in quanto ogni cervello è costituito con codici genetici diversi e che ogni individuo può utilizzare tecniche diverse, non solo per sfruttare al meglio le capacità naturali della memoria, ma anche per gestire informazioni diverse che danno luogo ad una memoria linguistica, una memoria visiva, memoria musicale o matematica e così via. Vediamo di seguito come utilizzare al meglio le proprie capacità e come applicare le tecniche più appropriate.

Nel caso di un testo scritto.

Il ricordo di un testo, di un libro o altro è un esempio di memoria linguistica. Come fare per esercitarla ed utilizzarla al massimo? Per ricordare un brano è bene leggerlo una prima volta velocemente, poi riguardarlo fissando dei punti. Legare ogni punto a una parola o a un numero o a un avvenimento. Segnare i punti sul foglio, sul computer, sul telefonino: insomma in un posto dove sarà facile ripescarli. Ripetere la sequenza.

Come memorizzare una poesia.

Per memorizzare velocemente una poesia è possibile ricorrere alla tecnica delle associazioni di immagini. Ogni testo poetico, infatti, è composto da parole combinate da rapporti ritmici e figurativi.Per memorizzare una poesia è necessario anzitutto farsi coinvolgere dallo spirito del testo e poi intraprendere un percorso che consiste nell’associare immagini incisive a parole chiave.

Facciamo un esempio.

Supponiamo di dover memorizzare la poesia Pianto antico di Giosuè Carducci.

L'albero a cui tendevi

La pargoletta mano,

Il verde melograno

Da' bei vermigli fiori

Nel muto orto solingo

Rinverdì tutto or ora,

E giugno lo ristora

Di luce e di calor.

Scegliamo i termini salienti da cui dipendono le altre parole e trasformiamoli in immagini: albero (a cui il bimbo tende la pargoletta mano), melograno (dai bei fiori vermigli), orto (dapprima muto e che rinverdisce or ora), giugno (che ristora l’albero con luce e calore).

Sostituiamo tali parole chiave con altre di fantasia che richiamano immagini a noi note e familiari: l’albero può diventare il gioco a cui Luca (il nostro amico) tende le mani, il melograno, le costruzioni lego dai tasselli colorati, l’orto la stanza solitaria che prende vita quando i bambini giocano rendendola colorata e piena di calore.

Con tali immagini create una scena immaginaria che focalizza l’attenzione sulla sequenza e sui vocaboli, e poi provate a ripetere la poesia. La mente, colpita dalle immagini create l’avrà memorizzata velocemente senza il noioso iter della ripetizione.

Memorizzare numeri e date.

I dati numerici possono essere memorizzati utilizzando varie tecniche: convertire i numeri in immagini che li richiamano, che è una tecnica adatta a chi ha memoria visiva, o convertire i numeri per assonanza più utile per chi ha una memoria uditiva, più complessa è la conversione fonetica anche se più affidabile e sicura.

La conversione per assonanza consiste nel cercare parole che fanno rima con i numeri da ricordare: esempio tre-re,due-bue, zero-pero, con tali parole si può comporre una frase tipo: un re incontra un bue sotto un pero, per ricordare la cifra 320.

La tecnica delle associazioni grafiche è molto utile per ricordare le noiosissime date di nascita e di morte di autori, scrittori, imperatori, ecc…Più le associazioni sono paradossali e fantasiose, più sono facili da ricordare.Per ricordare ad esempio che Manzoni nacque nel 1785 è possibile creare con l’associazione grafica, la seguente frase:” Lucia e Renzo con una candela ed un bastone inseguono il curato con gli occhiali mentre Perpetua con la falce pulisce l’orto”, immaginando che

Le declinazioni e verbi.

Un sistema pratico per memorizzare declinazioni e verbi latini è quello di imparare a cantilena le desinenze finali che sono sempre uguali per ogni sostantivo (a parte le eccezioni). Ricordare la sequenza a, ae, ae, am,a, a è abbastanza semplice e consente di declinare ogni sostantivo singolare della 1 declinazione:

Lo stesso sistema può essere utilizzato per i verbi, ricordare le desinenze

  • eram
  • ersas
  • erat
  • eramus
  • eratis
  • erant

consente di coniugare ogni imperfetto indicativo dei verbi della prima coniugazione.

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