Gravidanza mese per mese

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Attraverso i paragrafi della presente guida, ci poniamo l’obiettivo di illustrare le linee guida per affrontare al meglio una gravidanza mese per mense. Nonostante nove mesi non siano un periodo particolarmente lungo, il tuo corpo e il tuo organismo cambieranno radicalmente, quindi è bene essere preparati a questa fase di transizione tutta da vivere.

Introduzione

La gravidanza è il periodo di transizione durante il quale nel grembo della donna, cresce e si sviluppa il feto, diventando figlio frutto del concepimento. Tale stato, chiamato anche gestazione, ha una durata di nove mesi, durante i quali il feto, dal periodo germinale, ovvero le prime due settimane dopo il concepimento, passa al periodo embrionale e successivamente, dopo le otto settimane, passa al periodo fetale vero e proprio. Vediamo ora nello specifico, come affrontare e vivere la gravidanza mese dopo mese, essendo pronte ad una trasformazione che comporterà modifiche non solo interne ed esterne al corpo della mamma, ma radicali cambiamenti anche allo stile di vita dei genitori.

Primo mese

Il primo mese di gravidanza è il momento più delicato da vivere per la coppia. Si tratta di un momento cruciale in cui ci trova a prendere coscienza del cambiamento di vita cui si va incontro, soprattutto se si tratta del primo figlio. A livello organico, in questa fase c’è l’impianto dell’ ovulo fertilizzato, la blastocisti, dentro la parete uterina: una massa di cellule che si riproducono velocemente e che hanno le sembianze di una mora se osservate al microscopio. La Blastocisti si nutre e cresce grazie al sangue materno: avviene quindi la circolazione utero-placentare che porterà alla crescita dell’embrione che dopo le prime quattro settimane sarà circa sei millimetri.

Per quanto riguarda le mamme, durante il primo mese non si avvertono particolari sintomi, tranne magari una sensazione dettata dal sesto senso. Dentro di te, da subito verranno prodotte dalla placenta gli ormoni Beta HCG, che influiscono sulla tiroide e sulla digestione. Preso atto di essere in dolce attesa è bene controllare costantemente il proprio peso, per controllare l’andamento della gravidanza. E’ bene essere da subito rispettose nei confronti del piccolo: elimina sigarette ed alcol, riduci al minimo la caffeina. Nutrirsi in modo sano e vario, mangiando poco e spesso, agevola la digestione. Le donne recettive alla toxoplasmosi devono cercare di evitare insaccati, carne cruda e disinfettare con del bicarbonato frutta e verdura.

Secondo mese

Nel secondo mese avviene la formazione delle parti che formano il corpo, in modo da rendere il feto capace di crescere e svilupparsi per rendersi indipendente all’esterno dell’utero. Alla fine di questo periodo esso è lungo circa 2 cm e presenta una sproporzione, avendo la testa grande quasi metà del corpo.

Le mamme producono una quantità sempre più grande di HCG, il che provoca l’amenorrea, ovvero la sospensione del ciclo mestruale. È questa il periodo in cui in molte gravidanze si riscontrano i sintomi più fastidiosi, come la nausea, la stanchezza, irritazioni di stomaco, salivazione copiosa. Tali sintomi saranno comunque destinato a scomparire già dal quarto mese.

Terzo mese

Il piccolo feto cresce fino ad arrivare a pesare circa 15 grammi, al suo interno, tutti gli organi fondamentali si sono formati. La placenta svolge la sua fondamentale funzione, essendo l’organo predisposto agli scambi respiratori e nutrizionali. Per le mamme in questo periodo si manifestano i sintomi già esplicitati per il mese precedente, può verificarsi un lieve aumento di peso, ma a livello minimo.

Quarto mese

Dopo il primo trimestre termina il lasso di tempo più delicato della gestazione, a volte minacciato dal rischio di aborto spontaneo (con una percentuale media del 15 %). Al termine del quarto mese il piccolo pesa circa 100 grammi ed ha un corpicino lungo circa 15 cm: il cuore è già cresciuto e batte

forte, gli organi di sensibilità diventano sviluppate al massimo. Le sostanze introiettate attraverso il liquido amniotico lo porteranno a reagire ai gusti e ai sapori.

Per quanto riguarda le mamme, in questo periodo l’equilibrio psicofisico migliora e di stabilizza. Il peso corporeo aumenta in modo più incisivo e subentra una sensazione di ritenzione idrica, quindi è opportuno bere molto, almeno 8 bicchieri d’acqua naturale al giorno.

Quinto mese

Sulla pelle del piccolo appare la prima delicata peluria e anche la vernice caseosa, una membrana sottile che protegge la pelle del bimbo dal liquido amniotico. In questo periodo egli si muove tantissimo in modo da essere avvertito con nettezza dalla madre. Il pancreas produce insulina e i sensi si perfezionano. Alla fine del quinto mese, il bambino peserà circa 300 grammi e sarà lungo circa 20 cm. La mamma si sente sostanzialmente bene, anche se è naturale che aumenti l’appetito. E’ giusto mangiare in più, selezionando i cibi, prediligendo quelli genuini e più nutrienti. Possono comparire fastidi epidermici come smagliature, cellulite, oppure emorroidi e gonfiori vari, provocati da uno sbalzo della circolazione sanguigna. Può essere utile tenere le gambe sollevate ed usare a mo’ di crema, soprattutto sull’addome e sul petto, un prodotto elasticizzate, come l’olio di mandorle dolci.

Sesto mese

E’ una fase in cui viene completato lo sviluppo degli organi che tendono a crescere quasi del doppio. Compaiono le ciglia e le sopracciglia. L’istinto alla suzione di raffina. Al termine del sesto mese il bambino pesa circa 700 grammi ed è lungo in media 30 cm. Invece, le mamme presentano il ventre ormai rotondo, che causa inevitabilmente disagi nel camminare o in movimenti particolari, a causa dello spostamento del baricentro del peso corporeo. Il cuore e i polmoni operano il doppio rispetto alla normalità e anche la circolazione del sangue aumenta notevolmente, conferendo il colore roseo tipico delle donne incinte.

Settimo mese

I gesti respiratori del bambino sono sempre più regolamentari. Egli inizia ad avere completa padronanza dei riflessi condizionati: è capace di mostrare consenso o disapprovazione con potenti calci e sussulti. Può arrivare a pesare in media anche 1.500 grammi e a misurare circa 40 cm.

All’interno del corpo delle mamme, durante il settimo mese, l’utero persiste ad ingrossarsi, provocando difficoltà respiratorie. Anche le ghiandole mammarie iniziano a prepararsi per l’allattamento. Dal punto di vista psicologico, può aumentare l’ansia per il parto e l’apprensione per la salute del bambino. Aiutatevi imparando tecniche di rilassamento, praticando la respirazione joga o iscrivendovi con il vostro compagno ad un corso pre-parto.

Ottavo mese

Prima dello scadere dell'ottavo mese il bambino si posiziona al meglio per il parto, ovvero con la testa verso il basso. Con l’ultima ecografia, potrai vedere la su posizione ed eventualmente stabilire le modalità di parto. Anche se è possibile che il bambino decida di girarsi anche all’ultimo momento. Per quanto riguarda le mamme è molto diffusa una carenza di ferro nel sangue che provoca stanchezza e spossatezza, tale questione si risolve con degli integratori prescritti dal vostro ginecologo di fiducia. Dal punto di vista fisico l’ombelico tende ad appiattirsi sempre di più e anche le costole tendono a fare spazio all’allargamento dell’utero. Manca poco al momento fatidico.

Nono mese

Il bambino, come la mamma non vede l’ora di uscire a causa della costipatezza di spazio che vive all’interno del grembo. Può assumere la posizione capovolta, se non l’ha già fatto, e scendere con la testa in giù attraverso la cavità pelvica. Poco prima del parto, al momento della rottura delle acque, il liquido amniotico fuoriesce dal collo dell’utero, lubrificando e facilitando il passaggio del piccolo. Al momento della nascita il peso medio è di 3 chili e la lunghezza è di circa 50 cm.

La mamma si trasforma, predisponendosi al parto: l’utero aumentato di volume di oltre dieci volte, la vescica può risultare compressa ed aumenta il bisogno di urinare. Poco prima del parto si avvertiranno le contrazioni di Braxton Hicks, che sono il segnale più chiaro che il momento della nascita è ormai vicino. Al momento del parto si smembra il tappo di muco della cervice che ostruisce, chiudendolo, il collo dell’utero, causando delle piccole perdite di sangue; si rompono le acque che come si è detto aiutano a lubrificare per agevolare l’uscita del bambino e le contrazioni aumentano d’intensità. La dolce attesa è terminata.

Consigli e suggerimenti

Durante i mesi di gravidanza evitate i cibi troppo elaborati o chimici ed industriali. Preferite pane e pasta integrale, legumi biologici, frutta e verdura a seconda della stagione, tante mandole e nocciole che contengono il calcio. Ancora importanti sono le proteine introdotte attraverso i formaggi, le carni (soprattutto carni bianche e pesce fresco, ma sempre cotto) e le uova. Siate moderate con il consumo dei dolci. Andate dal ginecologo con puntualità, almeno una volta al mese per monitorare la situazione del piccolo. Abbiate presente che pochissime nascite coincidono con il giorno previsto del parto. Oltre il 95% dei parti, avviene nell’intervallo delle due settimane a cavallo della data prevista.

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