Come si fa un tema

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    Indice Articolo:
  1. Regole base per un tema in classe
  2. Svolgere i diversi tipi di temi
  3. Consigli utili

Questa guida illustra come si fa un tema di buona qualitĂ  conducendo passo dopo passo alla stesura dell’elaborato in questione, fornendovi alcune regole base che vi possano essere d’aiuto per scrivere il tema perfetto. Fino agli anni sessanta nelle scuole italiane il tema era soprattutto quello di fantasia. Gli studenti venivano chiamati a sviluppare tracce sugli argomenti piĂą vari: il fine era essenzialmente quello di saggiarne le capacitĂ  espressive. Da allora molto è cambiato, ma il tema, come qualunque testo scritto, risponde ancora a regole precise da seguire se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti.

Come fare un buon tema in classe.

Il tema in classe è il tipo di tema che vi verrà richiesto più frequentemente, ma è anche possibile che dobbiate svolgere un tema a casa, di questo si tratterà a fine articolo.

Innanzitutto è bene, anzi essenziale, avere con sé tutto il materiale necessario per scrivere il testo in questione, siate quindi sicuri di possedere una biro o penna funzionanti, meglio due, un bianchetto che dovrà comunque essere usato il meno possibile, una matita, una gomma, dei fogli protocollo e gli immancabili dizionari. Anche se siete bravi in italiano procuratevi comunque un dizionario nel caso in cui vi venissero dei dubbi sull’ortografia o non siate sicuri del significato di una parola, meglio ancora avere anche un vocabolario dei sinonimi e contrari per poter utilizzare un lessico più ricco e articolato.

Ora avete a portata di mano tutto il materiale che vi potrebbe servire e l’insegnante vi ha fornito i titoli dei temi fra cui dovrete scegliere: vediamo insieme come procedere.

Come scegliere la traccia.

Leggete sempre attentamente le tracce che spesso, soprattutto nelle prove di maturità, vengono corredate da: articoli di giornale, testi di poesie o di canzoni, immagini artistiche. Non dimenticate di leggere e rileggere il tutto: una lettura più volte ripetuta può infatti far comprendere l’argomento centrale da trattare e può immergervi completamente in esso dimenticando di dover fare un’esposizione, ma suscitando i pensieri e le opinioni spontanee che avete sull’argomento.

Prendetevi dunque qualche minuto per leggere i titoli proposti e se c’è un argomento che vi è proprio ostico abbandonatelo subito per non perdere tempo inutilmente. Delle restanti tracce dovete capire esattamente cosa vi viene richiesto, se avete le conoscenze adatte per rispondere adeguatamente alle domande e se è un tipo di tema che vi è confacente. Ad esempio, se avete delle difficoltà negli elaborati liberi è meglio scegliere un’analisi del testo, che è più strutturata ed è meno difficile andare fuori traccia. Nel caso in cui vi venga fornito del materiale, come nei temi argomentativi, date una veloce lettura ai testi a vostra disposizione per capire se potete riuscire a sfruttarli in modo esauriente per lo svolgimento del compito.

Come ordinare le idee con la scaletta? L'importanza dello schema.

A questo punto avete scelto la traccia che preferite e vi staranno venendo in mente tutta una serie di spunti, riflessioni, dati e informazioni. Segnate quindi su un foglio o su un quaderno tutti i punti che intendete sviluppare così come vi sono venuti in mente, senza alcuna censura, in modo da creare una prima bozza. Da questo cumulo di informazioni dovete estrapolare quelle più attinenti all’argomento scelto e tralasciare momentaneamente le altre.

Da quando avete iniziato a frequentare la scuola, ogni insegnante di italiano vi avrà parlato dell’importanza della scaletta per organizzare il testo e molti di voi non l’avranno mai preparata pensando di poterne fare a meno. Ricordatevi che la scaletta è veramente essenziale e importante per la riuscita di un buon tema. Senza una scaletta o uno schema iniziereste a scrivere di getto senza un’organizzazione di base, rischiando quasi sicuramente di andare fuori tema, di essere ripetitivi, di inserire informazioni “a casaccio” man mano che vi vengono in mente: la scaletta serve ad evitare tutto questo. Focalizzatevi sul tema scelto e sulle eventuali domande a cui dovete rispondere, cominciate a scrivere gli argomenti più importanti e attinenti a cui avete pensato nell’ordine in cui volete proporli. Avrete quindi scritto in verticale una serie di informazioni da trattare in ordine di importanza e ovviamente secondo uno schema logico ben preciso. Ora, di fianco a queste argomentazioni principali, scrivete i dati secondari che vi sono tornati alla memoria, i quali vi faranno da traccia per esporre integralmente l’argomentazione.

A questo punto avete elaborato una scaletta che dovrete seguire per scrivere il vostro tema, ricontrollatela e ripensate all’ordine e alle idee che vi siete appuntati per essere sicuri che l’ordine logico sia corretto, che non ci siano ripetizioni di argomenti e le informazioni secondarie siano sufficienti; se vi vengono in mente altri spunti scrivete anche questi e tenete da parte, ma senza dimenticare, i dati che ora vi sembrano non attinenti alla questione, perché nella stesura del tema potrebbero comunque risultare utili.

Questo è il tipo di scaletta più comune, ma è anche possibile adottare uno schema logico anziché la scaletta. In questo caso si può scrivere nel centro del foglio di brutta il tema che dovete trattare, a raggiera le varie argomentazioni principali e da queste partiranno le varie informazioni secondarie da utilizzare nell’elaborazione. In questo modo avete un’immagine immediata della struttura del tema che state per comporre, ma suggerirei comunque di indicare l’ordine in cui volete inserire le varie tematiche.

Organizzare il testo: la stesura del tema.

Ora avete la vostra scaletta o il vostro schema per poter procedere alla stesura del tema, ma ricordate che un testo si compone di tre parti principali: l’introduzione, l’argomentazione e la conclusione. Rielaborate quanto scritto, facondo tale ordine logico che soprattutto consente di rimanere in tema. Ogni componimento deve infatti essere incentrato sull’argomento centrale e trattare solo marginalmente le problematiche eventualmente correlate. Tenete presente che oltre a fornire informazioni precise e a confrontare le diverse tesi possibili, un buon tema richiede soprattutto le vostre considerazioni ed opinioni personali, in quanto lo scopo del tema non è solo quello di dimostrare di saper scrivere in italiano, ma soprattutto quello di dimostrare la capacità di ragionamento e di pensiero su qualsiasi argomento.

L’introduzione: non iniziate mai un tema cominciando a spiegare la prima argomentazione che vi siete segnati. E’ essenziale fornire una breve contestualizzazione del tema scelto, anche se nella traccia non è espressamente richiesta. Se si tratta di un personaggio storico dovrete parlare dell’epoca storica in cui è vissuto, se si tratta dell’analisi di una poesia dovrete spiegare la corrente stilistica di cui fa parte, se si tratta di un tema d’attualità dovrete dare qualche indicazione per capire l’antefatto. Questa introduzione deve comunque essere breve perché serve a capire il contesto in cui opera il tema da trattare ma non bisogna dilungarsi troppo altrimenti si andrebbe fuori tema.

L’argomentazione: è la parte centrale del testo in cui vengono espresse le varie tematiche che avete scritto nella scaletta. Nel prossimo capitolo verrà chiarito come esporre “graficamente” questa parte.

La conclusione: è fondamentale al pari dell’introduzione. Nell’introduzione avete inquadrato il tema da trattare, nella conclusione dovrete portare a compimento i vari ragionamenti che avete proposto. Anch’essa non deve dilungarsi troppo, ma deve essere esaustiva. Potete riportare una breve panoramica delle argomentazione svolte per dimostrare come queste abbiano risposto alla questione proposta dalla traccia del tema. Non deve essere un semplice elenco, ma una concatenazione logica che porti a concludere efficacemente le varie riflessioni affrontate nella stesura del compito.

Come scrivere il tema: lo stile e la grammatica.

Ogni persona ovviamente scrive in un modo assolutamente personale, ma ci sono alcune indicazioni generali che possono risultare utili in questo campo.Lo stile deve essere semplice e scorrevole. Per evitare errori non utilizzate troppe proposizioni subordinate che complicano la lettura e sono piĂą difficili da organizzare. Se avete frasi da collegare meglio ricorrere alla congiunzione o, se dovete chiarire o approfondire un concetto giĂ  espresso, utilizzate i due punti.

Lo stile: ognuno ha un proprio stile di scrittura che ha maturato durante i vari anni scolastici e ad un certo punto diventa molto difficile modificarlo. E’ bene non cercare mai di stravolgere completamente la propria impostazione, altrimenti si rischia solo di commettere errori, ma se ci sono delle difficoltà è comunque meglio cercare di risolverle. Specifichiamo subito che temi diversi richiedono stili, per quanto possibile, diversi: il tema letterario richiederà uno stile un po’ più elevato di un tema libero sul mondo giovanile. Il primo ad esempio si offrirà di più all’elaborazione di frasi lunghe e articolate, il secondo potrebbe esprimersi in frasi corte e dirette. Ricordiamoci però che chi ha difficoltà nell’esprimersi in ragionamenti lunghi farebbe meglio a utilizzare frasi più semplici per evitare di perdersi durante la formulazione del periodo; allo stesso modo, chi preferisce scrivere in modo più articolato dovrà cercare di spezzare il ragionamento se il tema da trattare lo richiede. Anche quando si affrontano temi abbastanza elevati è comunque meglio non esagerare mai con arcaismi, latinismi e troppe parole di difficile comprensione perché si rischia solo di rendere la lettura del testo molto lenta e pesante; al contrario anche quando si trattano temi che richiedono uno stile più immediato e semplice non bisogna mai cadere nella scurrilità, nel linguaggio da sms con abbreviazioni esagerate o nella banalità delle frasi fatte.

Verbi e tempi: in un tema ovviamente la grammatica è fondamentale. Meglio usare tempi e modi verbali più semplici al posto di quelli più articolati ma più complicati, per non rischiare di collegare tra loro modi e tempi in modo assolutamente erroneo. Una concatenazione verbale sbagliata salta subito agli occhi e viene considerata un errore molto grave, se non si è tranquilli è quindi più sicuro utilizzare verbi più semplici ma comunque efficaci per esporre il ragionamento. Anche senza adottare verbi troppo “aulici” occorre fare attenzione a non ripetere sempre la stessa forma verbale, ma trovare molti sinonimi anche per quei verbi generici come “fare” che in un tema richiedono forme più precise (ad esempio non scriverò “fare una casa” ma “costruire una casa”).

Suddivisione in paragrafi: non obbligatoria ma utile visivamente. Quando si conclude l’introduzione e si inizia con le argomentazioni si può andare a capo per indicare anche graficamente il cambio di tematica affrontata, allo stesso modo si andrà a capo ogni volta che si inizierà una nuova trattazione.

La revisione: un'attenta rilettura.

Rileggete infine l’elaborato controllando che sia fluido e di facile comprensione a chi legge che dovrà seguire facilmente il vostro ragionamento, senza disperdersi e possibilmente senza annoiarsi. Un ultimo consiglio, ritenuto da molti superfluo, ma invece non lo è, è di ricopiare il tema con una grafia leggibile che facilita la lettura e la comprensione.

Ora che avete finito il tema e lo avete ricopiato in bella è il momento della revisione. Anche se è una procedura noiosa è sempre importante farla con attenzione perché più errori ci sono più il giudizio finale si abbassa. Il segreto è un’attenta rilettura svolta con calma e pazienza. Non bisogna rileggere velocemente perché così al massimo si possono notare solamente le sviste più evidenti, come il tempo sbagliato di un verbo. Per notare gli errori di ortografia e di punteggiatura occorre rileggere parola per parola e controllare se effettivamente quella lettera è una “m” o sembra più una “n”, se ci sono tutti gli accenti e le maiuscole, se i nomi stranieri sono scritti correttamente e così via. Un buon metodo per una corretta ed efficace revisione, anche se un po’ lungo, consiste nel rileggere tutto il tema al contrario. Ad esempio, la frase “il cane è nella cuccia” dovrà essere riletta a partire da “cuccia” e finendo con “il”. Se rileggiamo normalmente nell’ordine logico, la nostra mente sa già cosa c’è scritto e sorvolerà sui dettagli, rileggendo al contrario, invece, manca un ordine logico-semantico e si è obbligati a leggere più attentamente parola per parola.

Svolgere i diversi tipi di temi.

Ci sono svariati tipi di temi, ma per comoditĂ  li raggrupperemo per poterli analizzare in modo piĂą sistematico, fornendo per ognuno di loro alcune indicazioni utili per sapere come affrontarne la stesura.

Tema espositivo, espressivo o personale.

Questo è un tipo di tema a struttura molto libera e per questo più difficile da organizzare. Vi può essere richiesto di parlare di voi stessi, dei vostri progetti per il futuro, di qualche vostra esperienza o di esporre il vostro punto di vista su di una questione. In questi casi è molto facile andare fuori tema perché non si ha una vera traccia da seguire, per questo è sempre meglio prepararsi una scaletta delle riflessioni da proporre anche se si avrà una struttura meno rigida di altri temi. Se vi sentite in imbarazzo non affrontate argomenti molto personali o in cui dovete parlare molto di voi stessi. Se dovete esporre un’opinione non fatelo in modo troppo perentorio, perché magari chi leggerà il vostro elaborato potrà avere un’opinione opposta alla vostra. Durante l’esposizione del ragionamento cercate di non essere ripetitivi, meglio essere più sintetici che ripetere sempre gli stessi concetti perché non si sa più cosa dire sull’argomento.

Fare un tema di letteratura.

In questo caso la scaletta è assolutamente fondamentale per poter organizzare in modo sistematico il lavoro e tutte le informazioni che ci saranno venute in mente. Prima di scegliere questa traccia dobbiamo essere sicuri di avere le conoscenze per affrontare questo argomento: se il titolo richiede la comparazione tra due correnti stilistiche e noi ne ricordiamo solo una è meglio scegliere un altro tema.

Nell’introduzione dovremo fornire un inquadramento storico-artistico dell’argomento da affrontare, ad esempio con qualche indicazione sul luogo in cui è vissuto l’artista o l’opera è stata composta, sull’epoca storica e le sue peculiarità, solo se importanti, su alcune particolarità tipiche dello scrittore o del testo in questione.

Fatto questo ci si dovrà concentrare sul tipo di tema letterario proposto. In una trattazione su un’opera o uno stile letterario si sarà più liberi nell’organizzazione del testo e si potranno far susseguire gli argomenti secondo il proprio ordine logico. Se invece si tratta di un’analisi del testo si dovrà fare attenzione a rispondere alle domande proposte secondo l’ordine delle stesse controllando di rimanere sempre entro i termini della domanda in questione senza andare fuori tema o rispondendo implicitamente alla domanda successiva.

Svolgere un tema storico.

L’inquadramento di questo tema è simile a quello letterario in quanto si dovranno fornire indicazioni sul contesto generale della questione da affrontare e si dovrà seguire un preciso schema logico per presentare le proprie riflessioni. Se il tema da svolgere riguarda un’epoca storica o un personaggio non di vostro gradimento, cercate di non fare trapelare questa vostra predisposizione perché non dovete fornire un vostro parere ma analizzare una data situazione. Anche in questo caso, e forse ancora più che nel tema letterario, dovrete avere le conoscenze adeguate e precise di ciò di cui dovrete parlare.

Tema argomentativo, le regole base.

Questo tema può anche essere presentato come saggio breve e richiede di argomentare una certa tematica; spesso vengono forniti dei materiali da cui poter attingere informazioni e poter citare il parere di un esperto sull’argomento da svolgere. Avrete una questione da affrontare in cui dovrete dare la vostra opinione portando argomenti a sostegno della vostra tesi. Questi argomenti vanno attinti dalla vostre conoscenze o esperienze personali e dai testi forniti in modo da avere a disposizione delle argomentazioni di persone autorevoli in materia. Nel lavoro dovrete inquadrare il tema da trattare, portare varie argomentazioni a sostegno della vostra tesi e presentare la possibile antitesi al vostro punto di vista. Questa antitesi dovrà anch’essa essere provvista di argomentazioni valide, argomentazioni che andrete man mano a smontare per dimostrare la veridicità della vostra tesi. Le argomentazioni portate a supporto della tesi o dell’antitesi dovranno essere precise, solide e ben esposte per entrambe.

Tema descrittivo.

In questo genere di tema la precisione e l’attenzione per i dettagli sono fondamentali. Dovrete evitare il più possibile riflessioni e opinioni personali e attenervi ai fatti, alla situazione, al personaggio da descrivere. Se si tratta di enti animati tenete conto anche dell’aspetto interiore, che andrà descritto come l’aspetto esteriore. Anche nel caso della descrizione non dovete semplicemente elencare delle caratteristiche, ma occorre sviluppare un testo su di esse. Allo stesso modo dovete scegliere un ordine da mantenere per tutto lo svolgimento del tema. Ad esempio, se il compito riguarda la descrizione di un paesaggio poterete iniziare ad analizzarlo dall’alto verso il basso, da sinistra a destra, dal primo piano verso lo sfondo. L’importante è non descrivere mai particolari “a casaccio”.

Cme si fa un tema di fantasia?

A prima vista sembra un tema semplice da sviluppare, in realtà è molto complicato. Vi può essere richiesto di inventare una fiaba, un giallo, un horror o di immaginare una data situazione. Sembra facile perché avete completa libertà sull’argomento e non avete una traccia rigida da seguire, ma proprio perché non l’avete sta a voi crearne una partendo da zero. Innanzitutto è bene riflettere attentamente sulla consegna e sul tipo di testo da inventare. Fatto questo occorre decidere la vicenda da narrare: un cavaliere affronterà un drago per salvare la sua principessa o un investigatore assicurerà un assassino alla giustizia? Una volta ideata la trama dovrete pensare all’ambientazione, all’epoca, ai personaggi, alle situazioni che dovranno affrontare, se le supereranno e come si concluderà la vicenda. Tenete presente che avrete poco tempo a disposizione, quindi sarà necessario pensare a qualcosa di semplice ma sufficientemente articolato da risultare interessante. Non cominciate a scrivere senza avere ben chiara la trama, altrimenti rischiate ad un certo punto di non sapere più come procedere o vi accorgerete di avere intrapreso una strada opposta alla richiesta della traccia.

Tema di cronaca o attualitĂ .

In un tema di questo tipo vi sarà richiesto di riflettere su di una situazione di attualità o su un fatto di cronaca conosciuto o meno. Se si tratta di un fatto di cronaca è probabile che vi verrà consegnato l’articolo che lo tratta, in modo da avere ben chiara tutta la vicenda. In questo caso dovrete leggere attentamente l’articolo ed annotarvi gli spunti di riflessione inerenti alla traccia da svolgere, in modo da avere un punto di partenza quando inizierete lo svolgimento. Se si tratta di una situazione di attualità normalmente potrà essere un tema abbastanza generico come la pace o la fame nel mondo, da analizzare secondo un punto di vista specificato nel titolo. In questo caso potreste non avere del materiale a disposizione ma dovrete basarvi sulle vostre conoscenze e su ciò che avete studiato in classe. In questi temi è veramente importante avere sempre ben chiare le domande a cui si deve rispondere, specialmente per quanto riguarda l’attualità. Se ad esempio dovete discutere della pace del mondo con riferimento alle prime guerre mondiali e riflessioni sulla situazione attuale, non potrete occupare metà tema specificando nei minimi particolari tutte le vicende della Grande Guerra perché non è questo che richiede il tema. In ogni caso il vostro punto di vista deve essere ben chiaro, ma consiglierei, come nel caso del tema argomentativo, di non essere troppo categorici nei giudizi.

Tema di pedagogia o scienze sociali.

Questo è un tema specifico del liceo socio-psico-pedagogico o delle scuole magistrali, ma è giusto dare comunque delle delucidazioni in merito. Nel titolo ho indicato “tema di pedagogia o scienze sociali” perché può includere anche psicologia e sociologia. Per lo svolgimento di queste tracce non avrete a disposizione del materiale ma dovrete basarvi esclusivamente su ciò che avete studiato. Normalmente non viene chiesta un’analisi di un argomento troppo specifico, ma si potrà parlare del bambino alle scuole materne, dei problemi d’apprendimento o, se si va più nel particolare, degli studi di un determinato studioso. Anche in questo caso, ovviamente, è necessario capire se si hanno le conoscenze per svolgere appieno il tema richiesto e si dovrà procedere con una scaletta e con gli appunti necessari per non dimenticare tutte le possibili spiegazioni sull’argomento. Essenziale è tenere ben presente che se il tema riguarda un argomento precipuo della pedagogia, ciò non significa che non possiate discutere anche di psicologia o sociologia. Senza andare fuori tema, in molte occasioni è utile citare anche informazioni da altre scienze sociali e non fossilizzarsi su di una soltanto. In questo modo dimostrate di poter attingere anche da altri campi e renderete il tema più completo ed esauriente.

Consiglio utili per la realizzazione di un buon componimento.

Ora abbiamo esposto tutta la procedura per procedere alla stesura di un buon tema, analizzando tutto il percorso da seguire dalla scelta dalla traccia alla revisione finale. In questo capitolo vorrei ancora fornire qualche consiglio in piĂą su vari aspetti dello svolgimento di un tema:

L’importanza degli esempi e delle citazioni: gli esempi e le citazioni sono importanti ma non bisogna esagerare. In un tema argomentativo, in cui si ha del materiale a disposizione, è naturale citare alcuni passi di studiosi autorevoli per supportare la propria tesi, ma il tema non deve essere un susseguirsi di citazioni (sempre tra virgolette ovviamente), perché importante è la vostra opinione e non quella degli altri. Allo stesso modo gli esempi sono importanti per dimostrare la veridicità di ciò di cui state parlando, ma per essere efficaci devono essere precisi. Non scriveteli se non siete sicuri. Anche in questo caso il testo non deve essere un elenco di esempi, è bene metterne alcuni ma devono essere significativi e in numero non troppo elevato.

L’importanza della brutta copia: molti non attribuiscono importanza alla stesura del tema prima in brutta, ma è importante perchè in questo modo si può cambiare idea senza problemi, si è ancora in tempo a cambiare traccia se ci si accorge che quella che si sta trattando è troppo difficile, si possono fare correzioni, aggiungere o togliere informazioni, inserire asterischi e spunti a fianco del testo. Tutte azioni che assolutamente non sono ammesse nella bella copia.

Le abbreviazioni: nella brutta copia potete usare tutte le abbreviazioni che volete e linguaggio da sms per velocizzare la stesura, ma ricordate che nell’elaborato finale non dovranno comparire “x” al posto di “per” o simili.

L’ortografia: attenzione all’ortografia! Non sono ammesse scuse del tipo “tanto io dimentico sempre le maiuscole” o “non ricordo mai di mettere gli accenti”. Se avete difficoltà in questi campi dovete fare ancora più attenzione e controllate e ricontrollare. Le maiuscole per i nomi propri e quando si va a capo, accenti e apostrofi sono due segni diversi e non vanno invertiti.

La punteggiatura: ognuno naturalmente utilizza la punteggiatura in modo personale, fa parte del proprio stile, ma se l’insegnante continua a correggerla allora c’è qualcosa che non va. Se si utilizzano periodi molto lunghi ricordatevi l’uso di virgole e punti e virgola, perché non si può leggere tutto di un fiato. Se si cambia argomento è bene mettere un punto e iniziare un’altra frase, un punto e virgola è una pausa meno lunga del punto ma più lunga di una virgola. Ricordatevi alcune regole basilari: la virgola prima del “ma”, mai la virgola tra soggetto e verbo a meno che non si tratti di un inciso, mai la virgola prima della “e” congiunzione a meno che non si tratti di un inciso.

Chiedere spiegazioni: chiedere spiegazioni non è un segnale di debolezza! Meglio chiedere qualche spiegazione in più che svolgere tutto un tema in modo sbagliato perchè non si è capita la domanda.

Il tempo: controllate il tempo a disposizione. Non è necessario controllare l’ora ogni minuto perché si rischia solo di aumentare l’ansia, ma occorre utilizzare bene il tempo che si ha. Se abbiamo tre ore per consegnare il tema e dopo due siamo a metà della brutta copia allora c’è qualcosa che non funziona!

Il tema a casa: come è stato specificato all’inizio dell’articolo, fin qui si è trattato del tema in classe, per quanto riguarda il tema a casa ci sono solo alcune differenze. Ovviamente si avrà molto più tempo a disposizione e si potranno avere tutti i materiali necessari. E’ sempre meglio svolgere prima il lavoro in brutta e poi ricopiarlo e, avendo più tempo, potrebbe essere una buona idea scrivere il tema con largo anticipo, lasciar stare la brutta copia per qualche giorno e poi passare alla fase successiva. In questo modo si potranno aggiungere nuovi spunti di riflessione e la correzione sarà più facile.

Il tema di maturità: durante il tema di maturità la tensione è alle stelle e può capitare di andare nel panico. Non si sa cosa scegliere e non si ricorda più nulla. Non avvilitevi di fronte alla traccia, considerate che ogni argomento proposto è in genere un argomento di vita che spesso è stato oggetto di discussione in famiglia o con gli amici, si tratta solo dimettere per iscritto quelle idee che avete più volte verbalizzato con foga. La lettura e analisi delle tracce è ancora più importante. Eliminate subito quelle di cui non avete le conoscenze necessarie e concentratevi sulle altre, cercando di capire con attenzione quello che vi viene richiesto e dando un’occhiata ai materiali che vi hanno consegnato. Essenziale è non cimentarvi in tipi di temi che non avete mai affrontato. Se non avete mai svolto un tema argomentativo o i risultati non sono stati soddisfacenti, non perdete tempo su questa traccia anche se l’argomento è interessante. Date la priorità a generi che avete già trattato e con successo. Se non siete sicuri meglio svolgere un’analisi del testo o simili che hanno una traccia ben strutturata a chiara. Se la commissione d’esame è esterna è opportuno fare attenzione ai temi in cui si richiede di fornire la propria opinione personale e in cui occorre prendere posizione su di un argomento, perché non si conoscono gli insegnanti che leggeranno il vostro lavoro.

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