Convivenza diritti e doveri

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Con questa guida si intende fare chiarezza riguardo i diritti e i doveri della convivenza.

Molte oggi sono le coppie che scelgono di vivere insieme senza sentire l’esigenza di sposarsi, pensando che sia una scelta meno impegnativa, o perchè semplicemente non credono nell’istituzione del matrimonio, trascurando così dei particolari importanti che possono essere fonte di stress e di problemi. In Italia la convivenza non è regolata da leggi specifiche, sebbene alcuni decreti legge siano stati introdotti affinchè i conviventi si vedano riconosciuti alcuni diritti, dato il sempre crescente numero di coppie che intraprendono questa strada. Allo stesso tempo, per molti altri generi di diritti la strada è ancora in salita, vediamo quindi come si prospetta la situazione attuale:

1. La famiglia di fatto: il primo passo da compiere perchè la vostra unione abbia un valore civile, è quello di costituire una “famiglia di fatto” iscritta presso l’Ufficio anagrafe del vostro comune di appartenenza;

2. I figli: se avete figli nati da una convivenza, l’unico modo per tutelarli è che siano riconosciuti, altrimenti in caso di una separazione non avrebbero nemmeno diritto al mantenimento da parte del genitore;

3. Precedente matrimonio: se siete conviventi con un matrimonio alle spalle e per quello percepite un assegno di mantenimento, quest’ultimo vi potrebbe poi essere negato a causa della convivenza;

4. Separazione: qualora la convivenza dovesse cessare per qualsiasi motivo personale, non si ha diritto ad alcuna forma di mantenimento, salvo quello per i figli nati dalla convivenza; in loro funzione l’abitazione potrebbe essere assegnata a chi ne ottiene l’affidamento. I beni materiali si devono considerare non in comune, pertanto è bene conservarne tutte le ricevute per avere i beni stessi o il loro valore in denaro;

5. Decesso del convivente: se dovesse venire a mancare prematuramente il convivente, il partner non ha diritto ad alcuna eredità a meno che non sia riportata in un testamento preventivamente redatto. I legittimi eredi sono pertanto i figli, che si considerano alla pari anche rispetto a figli nati da un precedente matrimonio. Se la morte fosse incidentale, potete chiedere un risarcimento dei danni patrimoniali, purchè possiate dimostrare che la convivenza fosse stabile e che il vostro compagno garantiva in massima parte il vostro mantenimento;

6. Malattia: in caso di malattie gravi di uno dei due conviventi che richiedano interventi o altre cure, l’altro non può dare alcun tipo di autorizzazione in quanto non è considerato “parente” del proprio compagno; secondo lo stesso principio non è possibile chiedere giorni di permesso dal lavoro per la malattia del partner.

Nonostante questa situazione sia evidentemente instabile, sono comunque molte le coppie che scelgono di vivere insieme. I punti che seguono quindi, vogliono essere dei consigli utili perché questa scelta così importante sia anche duratura.

1. Collaborazione: il primo punto da tenere presente perché una convivenza funzioni è la collaborazione, cioè il comune mantenimento del vivere insieme. Ciò vale sia a livello economico che pratico. Da un punto di vista economico, stabilite a priori il budget che avete a disposizione per le spese destinate alla casa e uniteli mensilmente, lasciando che siano gestiti da colui che tra i due è meno spendaccione e più risparmiatore, in modo che, se dovesse avanzare parte del budget potrebbe essere conservato per fare un fondo cassa per emergenze o anche solo per le vacanze. Lo stesso vale per le faccende domestiche: stilate la lista dei lavori da fare e dividete le competenze di ciascuno; anche se sono noiose con la musica giusta di compagnia il tempo passa più in fretta, e se proprio la cosa comporta delle difficoltà affidatevi all’aiuto di una collaboratrice domestica;

2. Osservare se stessi: se a lungo andare la vostra convivenza vi porta costantemente a notare solo i difetti dell’altro e tutto ciò che vi da fastidio del suo comportamento, invece di punzecchiare, criticare e arrivare a inutili discussioni, iniziate ad osservare prima di tutto i vostri atteggiamenti e, se lo fate con sincerità, noterete certamente anche in voi qualcosa che non va. Se entrambi lavorerete su voi stessi, ciascuno per smussare i propri lati peggiori, tornerete serenamente a ricordare i motivi che vi hanno fatto scegliere di vivere insieme;

3. Apprezzatevi: non dimenticate mai di ammirare il vostro partner, per esempio se di propria iniziativa fa qualcosa che non ha mai fatto prima, come: farvi trovare la cena pronta al rientro da lavoro; un bagno caldo; i vestiti stirati o semplicemente abbia messo in ordine le sue cose. È un gesto carino che non costa nulla, e che invoglierà il compagno o la compagna a farlo più spesso, o perché no, farlo diventare un’abitudine;

4. La routine: attenzione al nemico numero uno del vivere insieme, la routine. Molti cascano nel tranello che con la convivenza l’obiettivo è ormai raggiunto, per cui non c’è più altro da fare. Godersi la nuova situazione va bene i primi mesi, ma è fondamentale che non dimentichiate che esiste una vita anche al di fuori della propria casa, uscire con gli amici, coltivare passioni e divertimenti deve restare una condizione sempre presente nella coppia. Anche invitare amici a casa, organizzare feste e serate in compagnia può essere un modo per fare insieme qualcosa di diverso dal solito;

5. Il tempo per sé: convivere vi porterà senza dubbio a passare insieme molto più tempo di prima, questo va bene purché non diventi un attaccamento morboso. Ciò non è difficile che accada, ma è sbagliato innanzitutto perché bisogna sempre tenere a mente che siete individui singoli, ciascuno con la propria identità fuori e dentro la coppia (questo particolare è importante, soprattutto qualora il sentimento dovesse finire da parte dell’altro, non si finisce col credere che non si possa vivere senza l’altro), ma un altro motivo fondamentale è che quel tipo di attaccamento può portare a gelosia, possessività e sentimenti che non favoriscono la crescita della coppia. Ritagliate quindi i vostri spazi e il vostro tempo, lei per andare a fare shopping con le amiche, lui per andare a vedere la partita allo stadio o da qualche amico ecc. Affrontate questi momenti con fiducia e con allegria, raccontarsi poi le rispettive giornate è comunque un momento piacevole;

6. Il tempo per la coppia: se finora abbiamo visto quanto è importante coltivare il proprio tempo, altrettanto importante è crearsi dei momenti di coppia quotidiani, la complicità infatti è fondamentale. Dedicatevi per esempio a qualcosa da fare insieme, un week end fuori, una passeggiata a cavallo o una gita al mare. Se avete passioni diverse, interessatevi sempre a quella dell’altro, questo non significa farla diventare anche vostra perché l’altro potrebbe viverla come un’invadenza del proprio spazio, basterà una partecipazione dall’esterno: osservare o ascoltare quello che fa l’altro vi unisce moltissimo pur restando ognuno nel proprio “mondo”. Non trascurate mai l’intimità, la passione nel tempo e nella quotidianità va solo alimentata, non messa da parte con la scusa della stanchezza o della sveglia presto al mattino: se la passione finisce purtroppo finirà presto anche tutto il resto! Quindi rendete i vostri momenti intimi come un gioco, un momento di svago e divertimento, così farete felici entrambi;

7. Non trascuratevi: in molti rapporti di convivenza succede che i due partner, ormai abituati a stare insieme, pensino di avere il diritto di lasciarsi andare con l’idea “tanto ci amiamo lo stesso”, e così ci si ingrassa, si sta in casa in tuta in nome della comodità, non ci si cura più come prima. Cosa c’è di male? Che lui potrebbe stancarsi di vedere tutti i giorni una donna non più femminile e che si copre in modo che neanche si distinguano le forme, e lei altrettanto potrebbe essere stufa di stare con un uomo trasandato e che ha ormai la stessa forma del divano. Quindi il consiglio in questo caso è quello di dare al vostro aspetto sempre una certa importanza, anche senza esagerare, ma continuare a piacere al proprio partner è un modo per evitare spiacevoli sorprese (tradimenti, bugie e quanto di negativo possa comportare tutto ciò), e poi fa bene anche a voi stessi;

8. Altre influenze: attenzione ai condizionamenti esterni dagli amici ai genitori. In particolare con gli amici evitate nel modo più assoluto di parlare male o di lamentarvi del vostro compagno/a, non solo sareste soggetti a critiche sul vostro rapporto, ma sicuramente qualcuno farebbe sapere al vostro partner ciò che dite di lui/lei portandovi inevitabilmente al litigio. I genitori, invece, vanno tenuti il più possibile fuori dalla vostra vita di coppia, dalla gentilezza all’invadenza il passo è breve, quindi non lasciate loro le chiavi di casa vostra rischiando di tornare a casa e trovarveli lì ogni giorno. Questo potrebbe essere uno dei motivi più plausibili di litigio tra di voi, per cui pianificate le visite dei genitori di entrambi invitandoli di tanto in tanto a pranzo o meglio ancora, andate voi da loro.

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