Reggicalze come si mette

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Grazie ai consigli di altri utenti ed alle informazioni raccolte, proponiamo una guida esplicativa sul cosa è e come si indossa il reggicalze, accessorio intimo che non può assolutamente mancare nell’armadio di una donna sexy e sicura di sè.

Che cos’è?

In Francia, dov’è nato lo indossa il 15% della popolazione femminile lo chiamano porte-jarretelles, negli Stati Uniti dove è spesso utilizzato come arma di seduzione nei film lo chiamano invece garter belt, mentre in Italia dove è tornato in voga dopo qualche anno di esilio modaiolo, lo chiamiamo reggicalze.

Il reggicalze è l’indumento principe della lingerie femminile per la seduzione, un feticcio intimo costituito da un numero pari ma variabile di giarrettiere (possono infatti essere da 2 a 8) elastiche e regolabili in base alla propria misura che all’estremità presentano dei gancetti ai quali legare le calze e da una fascia che circonda la vita per poi appoggiarsi dolcemente sui fianchi.

Spesso capita anche che guaine, corpetti e guêpière che portino questi gancetti alla fine siano considerati reggicalze.

Indossarlo aiuta a sentirsi più sexy e più sicure di sè e nessuno risulta immune al suo fascino anche se l’utilizzo pratico ha uno scopo più utile ovvero reggere e fissare le calze autoreggenti.

Spesso contornato da fiocchi, ricami e pizzi vari può essere di vari modelli e tipologie, con una guaina o semplicemente fatto di laccetti, e ciò favariare anche i prezzi che vanno dai 10 ai 20 euro, arrivando anche a costi più elevati quando si tratta di manufatti con tessuti di alta qualità.

Cenni storici

La leggenda narra che sia stato l’ideatore della celeberrima torre parigina, Gustave Eiffel ad inventare questo ingegnoso indumento, ma non essendo certo ci atteniamo alla notizia secondo la quale il primo ad assemblare il reggicalze come lo conosciamo noi oggi fu un sarto di nome Paul Poiret, dopo una serie di tentativi altrui che però risultavano o troppo scomodi (le giarrettiere provocavano addirittura problemi di circolazione del sangue) o brutti esteticamente.

Nel Novecento, poi grazie alla locadina del film l’Angelo Azzurro, l’indimumento si diffuse a macchia d’olio riscuotendo numerosi consensi tra le donne che sognavano di diventare come la Marlene Dietrich dell’immagine.

Con la crisi economica dovuta alle due guerre e la creazione delle calze in nylon però, l’espansione si arrestò riprendendo direttamente negli anni Settanta-Ottanta quando si smise di considerarlo un oggetto legato alle donne di facili costumi, quando una celebre stilista dell’epoca, Chantal Thomas, creò una linea di lingerie per le donne borghesi in cui figurava.

Successivamente è finito nuovamente nel dimenticatoio, per tornare prepotentemente alla ribalta grazie al successo del genere burlesque della diva Dita Von Teese che lo ha riproposto in chiave più moderna ed ancora più sexy.

Come si indossa

Le calze autoreggenti hanno l’inconveniente di essere leggermente scomode, di stringere la gamba nella parte della coscia e di scivolare troppo spesso giù creando il problema di doverle aggiustare continuamente, inoltre hanno il difetto di far sembrare la gamba molto più corta e grossa di quanto sia in realtà e creare un effetto “insaccato” all’altezza della coscia.

Il reggicalze invece, non solo non lascia segni sulle gambe, ma aiuta anche a slanciare la figura evitando l’utilizzo di calze con l’elastico.

Purtroppo però non è un indumento facilissimo da utilizzare ed esistono varie scuole di pensiero a riguardo.

Una prima corrente sostiene che il reggicalze vada messo sopra il perizoma o altri slip per aumentare l’effetto seduttivo, un’altra invece che vada sotto, prima di tutto per non dover smontare tutto quando si va al bagno e poi perchè tenerlo su tutta una giornata è molto scomodo.

In realtà non c’è un modo stabilito per indossarlo (chiaramente al di là dell’infilare la calza nei gancetti che è assodato) ma possiamo asserire, trovando un punto d’incontro che quando si ha intenzione di indossarlo per molte ore è meglio metterlo sotto allo slip e quando invece lo utilizziamo solo come oggetto di seduzione è esteticamente preferibile al di sopra dello slip. Una volta indossato non resta che infilare le calze ad attaccarle ai gancetti presenti sul reggicalze.

Utilità e simbolismi

Nato principalmente per sorreggere le calze si è trasformato solo negli anni Settanta in oggetto di seduzione, ma soprattutto di erotismo (è utilizzatissimo nei film a sfondo erotico), ed è uno dei simboli maggiori che esprimono la femminilità moderna, di una donna in carriera ricercata e sofisticata che non vuole rinunciare in nessun momento alla sua eleganza.

Allo stesso tempo anche gli uomini apprezzano particolarmente questo indumento che per loro rappresenta la trasgressione.

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